Il carrellino di RolanFantozzi
La mia dolcissima 100% (Icche metà e metà!) ha paura che le mie grandi distrazioni di questi ultimi tempi derivino dall’età che avanza ma, mia moglie ha completamente torto anche per motivi etimologici: rimbambire infatti vuol dire ritornare bambini. E io non ho avuto bisogno di invecchiare per essere distratto perché lo sono sin da bambino. Son forse un rimbambito precoce, precocissimo. Un rimbambito naturale, un bambino prodigio rimbambito per nascita invece che per vecchiaia.
Le mie distrazioni tra i miei parenti- circa trecento solo i cugini da parte di padre- furono oggetto di ammirazione già nella infanzia e adolescenza. Oggi ancora, tutte le volte che qualcuno combina qualche pasticcio per distrazione lo ridimensionano con la frase: Rolando fu un’altra cosa.
E ne raccontavano di mitiche. Come quella volta che in una festa le mie zie mi chiesero di pestare due sassi di sale e di versarne il primo nel pentolone di maccheroni fatti con la calza e il secondo in una saliera. Io li versai entrambi nel pentolone e immortalai per sempre quella festa di famiglia!
O l’altra che il mio mastro mi dette cento lire per comperare qualcosa alla ferramenta e a metà strada incontrai degli amici… Ci scappò una partitella di calcio alla fine della quale mi ero completamente dimenticato della commissione, ma il peggio fu che mi misi le mani in tasca e non riuscii a ricordare come fossero finite l’addentro le 100 lire. Alla fine di una profonda riflessione placai la sete mia e dei miei amici assaltando il vecchio Galàti che grattando con una pialletta un blocco di ghiaccio confezionava deliziose granite al limone…
Venendo ai giorni nostri, quindici anni fa comperai un rimorchietto (nella foto) utile ai miei impegni ortofrutticoli senili. Ebbi il foglio di via provvisorio; pagai ciò che occorreva per la targa e, ovviamente, dimenticai di ritirare la carta di circolazione e con rara coerenza persi anche il foglio di via.
Accortomi del problema appena quindici anni dopo, cerco di rimediare dimenticando però che il grado di rimbambimento della burocrazia insidia la mia leadership nel settore.
Distratto sì ma amante della legalità, fotocopio ciò che ho: immagini della targa, del telaio e grazie a mia moglie, fedele mia amministratrice delegata, copia dei versamenti postali che feci a suo tempo per pagare gli oneri relativi al piccolo veicolo. Prendo la mia lettura del momento, per sopportare la fila, e mi reco alla Motorizzazione civile. Un energumeno mi sbarra la strada:
(Quello che segue è autentico tranne i nomi di città per ovvi motivi)
- Scusi signore ma dove pensa di andare?
- All’ufficio veicoli. Devo risolvere una questione di targhe.
- Ha l’appuntamento?
- Perché serve l’appuntamento?
- Non lo sa che c’è il covid?
- Ho telefonato 25 volte ed è sempre occupato? Come lo prendo l’appuntamento?
- Per email soltanto. (E mi indica un foglio appiccicato alla parete)
- E se io non ho internet o non lo so usare?
- Trovi lei la soluzione, questi sono gli ordini.
Vado al computer, invio l’email alla motorizzazione Civile di …Nobomo
5 ottobre 2020
- Gentile direzione MC di Nobomo chiedo un appuntamento per risolvere problema targa rimorchio;
- 20 ottobre 2020
- Gentile signore, esponga il suo problema, poi vedremo.
- 20 ottobre 2020
- Non mi ritrovo la Carta di circolazione, non ricordo se l’ho persa, se ho dimenticato di ritirarla, se l’ho smarrita. Ho però la targa e i relativi versamenti che allego.
- 3 novembre 2020
- OK , scannerizzi la Carta di Circolazione e me la mandi
- 3 novembre 2020
- Non ce l’ho!!!, Ho però la targa e i relativi versamenti. Allego entrambi
- 18 novembre 2020
- Capisco, ma ci vuole la Carta di Circolazione.
- 18 novembre 2020
- Ma non ce l’ho. Ma non si può parlare a voce? Telefono, Skipe, Zoom???
- Ricevo l’appuntamento una ventina di giorni dopo e un distinto signore dietro uno sportello di vetro mi dice:
- – Guardi signor Rizzo, non è una pratica che ci compete. Lei ha avuto la targa dalla MC di Calarita. Deve rivolgersi a loro.
- Devo andare a Calarita? ma io oggi risiedo a Nobomo.
- Ma non potete comunicare tramite internet?
- No, non è previsto.
- E se avessi avuto la targa a Trapani?
- Dovrebbe recarsi a Trapani?
- E se in Alaska?
- Non faccia lo spiritoso sennò la denuncio.
- Ma a Calarita funziona come qui?
- Le ho detto non faccia lo spiritoso!
- No, voglio dire, se funziona su appuntamento preso prima tramite email?
- Non mi faccia perdere tempo, consulti il sito della MC di Calarita!
- Mi procuro l’email e qui letteralmente copio e incollo l’essenziale;
- Inviato: lunedì 3 maggio 2021 ore 19.27 A: UM Calarita
Oggetto: Richiesta appuntamento per sistemazione piccolo carrello rimorchio - Gentile funzionario…sono l’utente Rolando Rizzo …Non mi ritrovo la carta di circolazione, pur ritrovandomi la targa pagata regolarmente…Allego i soli documenti che possiedo… –
– Foto carrello con targa
– scheda tecnica del mio carrello; l’
– Bollettini postali pagati per la targa con bancomat il 04/12/2009
– Foto matricola
– Denuncia di smarrimento Carta di circolazione
– Chiedo cortesemente il daffare per sistemare la cosa in maniera che io possa usare questo carrello legalmente…
Il 17/05/2021 08:46, UMC Calarita – Veicoli ha risposto:
Buongiorno, invii la documentazione che possiede del rimorchio, poi le saprò dire.
Da: Rolando Rizzo Inviato: venerdì 17 maggio ore 18.10
Nella scorsa email ho già allegato i soli documenti che possiedo
Da UM Calarita a Rolando Rizzo– Cosa vuole sapere di preciso?
Da: Rolando Rizzo Inviato: venerdì 17 maggio ore 23,,30
Quello che ho scritto nella prima email…
Da UM Calarita a Rolando Rizzo– Inviato 25 maggio ore 9,30
Invii la targa del rimorchio mi dia delle informazioni più precise riguardo al rimorchio
Da rolando Rizzo a UM Calarita 25 maggio ore 23,00
Ma l’ho inviata già per due volte e cosa posso aggiungere a ciò che le ho già inviato? Reinvio il tutto.
Da UM Calarita a Rolando Rizzo– Inviato 7 giugno ore 9,30
Aggiunga la carta di circolazione del veicolo
Da rolando Rizzo a UM Calarita 7 giugno ore 01,30
Ma l’unico motivo per cui mi sono rivolto a voi è perché non ce l’ho? Non ce l’ho!!!! Ma con chi parlo? Ma lei legge le email a cui risponde? E’ italiano o straniero? Non è possibile almeno parlare per telefono?
Da UM Calarita a Rolando Rizzo– Inviato 15 giugno ore 9,30
Invii la targa e i documenti che ha.
Da Rolando Rizzo a UM Calarita
Ma quando volte devo inviarli? Ma non si può parlare per telefono?
Venga In ufficio alle 9,30 il 15 luglio Porti i documenti del carrello e la targa.
Non ho mai amato i viaggi, meno che mai nel luglio torrido appena trascorso. Prendo il coraggio a due mani , anzi il volante bollente, e mi faccio 50 chilometri di una strada stretta e assai trafficata.
Davanti allo sportello con una cartellina assieme a copia dei documenti già inviati compresa la foto del carrello.
- Grazie di avermi ricevuto
- Ha portato la targa (esibisco la foto)
- No, ho bisogno della targa
- Devo staccarla dal carrello?
- Esattamente
- Ho capito, ma posso fare un’autodichiarazione, un deposito preventivo…
- Senza la targa non possiamo far nulla!
- A noi qui non risulta che lei abbia ricevuto una targa; per la nostra documentazione il carrello non è suo.
- Ma ho i versamenti fatti…
- Non sono sufficienti, ci vuole la targa.
- Signora: ho 78 anni, vengo da Nobomo appositamente ma a cosa serve la targa se… (Mi fermo di botto)
- Se?
- Se ho la foto (Ma avrei voluto dire: se procurarmi una targa sarebbe un gioco da ragazzi)
- Serve la targa (e nel ripetermelo mi porge un fogliettino con data e orario del prossimo appuntamento: il 10 agosto alle 9,00
- Ringrazio, accidenti se ringrazio, riprendo il volante bollente di solleone, infilo il foglietto nella carpettina e riparto ripetendomi; il 9 agosto alle 10
Il 9 agosto per essere davanti all’ufficio alle 10,00, in una giornata ancora più torrida, sicuro della mia splendida memoria bacata, riprendo la strada di Calarita senza consultare il fogliolino. Davanti alla MC di Calarita ritrovo un omone simile a quello di Nobomo:
- Ho un appuntamento con la signora Sabatina
- Aspetti un attimo (L’omone va via e ritorna)
- Lei ha un appuntamento ma, non oggi. Lei deve venire il 10 agosto alle 9,00-
- No, scusi, si sbaglia, le mostro il bigliettino che l’impiegata mi ha lasciato con la data dell’appuntamento. Ecco legga.
- Ma signor Rizzo, soprattutto legga lei. Me lo apre sul naso e legge; con voce trionfante: il 10 agosto alle 9,00
- Appunto! Avanti il prossimo!
Aspetto, la fila finisce. Ci siamo solo io e l’omone. Signore abbia pazienza, ho 78 anni, ho fatto già due viaggi per un piccolo problema burocratico, mi faccia parlare con l’impiegata, sia comprensivo risolvere oggi o la settimana prossima a voi non costa nulla…Fornisco mille pietosi argomenti…Quasi quasi mi metto a singhiozzare ma l’omone gode del potere che deve sembrargli immenso:
Lei deve essere preciso, deve consultare gli appunti, noi qui abbiamo molto daffare, siamo al limite…
Lo guardo pensando a quello che giustamente mi dirà mia moglie sugli appunti non consultati…Sbircio oltre la porta
Ma, scusi quale limite, dietro di lei c’è una sala vuota, ci sono cinque sportelli con cinque impiegati e non c’è nessuno? Possibile che qualcuno non possa ricevermi? Quante volte ho avuto appuntamenti a cui gli uffici hanno risposto con ritardi enormi?
L’uomo sulla soglia è di marmo.
Mi assalgono sentimenti poco pastorali, come il ragionier Fantozzi me ne vado con il sorriso ma in macchina rasento l’urlo del coiote. A casa ricevo i complimenti di mia moglie. Ritorno alla giusta data e lo sportello mi pare l’atrio della terra promessa. L’impiegato non è lo stesso:
- Qual è il suo problema?
- C’è un dossier in merito
- Ah si? Come si chiama?
- Rolando Rizzo (rovista tra un mucchietto di cartelline ne prende in mano una)
- Ha si Rolando Rizzo, ha portato la Carta di circolazione?
- La carta di circolazione? Ma tutto il dossier parla del suo smarrimento, comunque del fatto che non la possiedo più! C’è tutta una documentazione in merito, sono qui perché dovevo portare la targa soltanto…Abito a Nobomo, sono qui perché l’ultima volta non avevo portato la targa !
- E stavolta l’ha portata?
- Certo che l’ho portata, eccola. La scarto trionfante e gli la porgo.
- L’ha smontata dal veicolo? E che bisogno c’era? Non bastava una foto del veicolo?
- Grrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr!
Mi prende dalle mani la targa e sparisce. 20 minuti dopo, dico venti minuti durante i quali la mascherina diventa un cilicio e la fila nell’atrio è tutto uno smoccolare, l’eroico servitore del 27 del mese ritorna e mi porge una decina di fogli da firmare…Poi mi da due conti correnti:
- Eh, bisogna che qualcosa paghi signor Rizzo, però abbiamo risolto?
- Mai avuto dubbi, dato l’eccellenza del servizio, che c’era da pagare. Tiro fuori il bancomat
- No, deve pagare alla posta
- Può indicarmi l’ufficio postale più vicino?
- Esca, attraversi la strada, sulla sinistra a pochi metri c’è un tabaccaio.
- Esco, c’è un caldo torrido, si suda come cavalli anche da fermi all’ombra. Altro che pochi metri, questo tabaccaio pare svanito nel nulla. Infine lo trovo ma, ho la camicia che se la strizzo, un secchio non basta, il tabaccaio chiacchera con una signora, pare non vedermi.…
- Buon giorno, devo…Buon giorno devo…
- Un momento, c’è la signora…Dopo cinque minuti durante i quali i due paiono parlare d’altro che di tabacco …
- Signori, abbiate pazienza ho urgenza di …
- La macchina è guasta…
- Come la macchina è guasta?
- E’ guasta, punto.
- Ma punto un accidenti.
- Nessuna delle macchine che lei usa si è mai guastata?
- Si ma io non faccio servizio pubblico e poi non chiacchiero a tempo illimitato e costringo un cliente ad essere maleducato…
- Arrivederci!
- Arrivederci? Addio per sempre!
- Esco in strada che grondo come sotto la pioggia, ritorno indietro sperando in un passante che mi indichi un tabaccaio più serio ma non circola nessuno. Siamo in periferia e sento solo caldo, zanzare e polvere…Finalmente un corriere si ferma davanti a una villetta: l’autista scende dal pulmino come un fulmine, pesca un plico nella portiera centrale del furgone, lo butta letteralmente ai piedi del cliente che, minimo, deve avere il colera, sale nel pulmino e sgassa come nel film Bamditi a Milano…Chiamo il colerico a gran voce:
-Mi perdoni, l’ufficio postale più vicino?
-Cosa deve fare?
-Un versamento
– Lo faccia dietro il tiglio, ah, ah, ah…No scherzo, vada in fondo la via…Prima a destra, seconda a sinistra, rotonda 2° uscita, 1 chilometro e trova il centro commerciale…
Risalgo in macchina…Un centro commerciale faraonico, Faccio il versamento, sto per uscire quando mi ricordo che l’impiegata della MC mi aveva richiesto anche la fotocopia della Carta di identità ma, nell’iper mercato che tutto vende, miliardi di prodotti, una cartoleria non c’è…Non mi resta che rispolverare le abitudini assunte nella ricerca fondi per l’Africa che facevamo con la comunità annualmente qualche decennio fa; infine ho tutto. Più morto che vivo ritorno allo sportello, firmo una caterva di fogli ed esco di corsa come dopo una rapina con bottino la carta di circolazione di un carrellino 4×4.L’energumeno si pianta davanti all’unica porta e mi costringe a fermarmi:
- Scusi ha perso qualcosa
- Ma si faccia almeno i fatti suoi (penso), “Ho il libretto, non vorrei che cambiasse idea! Ah,Ah,ah…
- Ah,Ah,ah…Un accidente eEntro in macchina, metto in moto, e all’uscita ancora l’energumeno…Mi chiedo se non converrebbe passargli sopra per beneficiare l’umanità futura…
- La signora rivuole la mia Carta
- Ah, aH, Ah…No, Le fa sapere che comunque il carrellino non può circolare…Deve fare la revisione presso un centro specializzato…
- Porca miseria!Ancora!
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