Ancora discutibili servizi resi alla grandezza profetica di Ellen G. White
Ellen White, in vita, dovette difendersi , forse soprattutto, da suoi fan più accesi. Nel mio libro , su Ellen White, ho citato perfino la morte prematura di alcuni , causata dallo zelo per i suoi consigli .
Da un po’, nelle nostre chiese, circolano libri avventisti, non editi dalle nostre case editrici, zeppi di sue citazioni. Come pastore e studioso di Ellen White mi è parso doveroso dare una testimonianza in merito, esaminandone a fondo uno.
Ho scelto Omega, la chiesa di Dio sull’orlo del baratro. L’autore è tale Lewis R.Walton, L’editrice sarebbe la rumena Alfa.
Riassumo le tesi del libro attraverso le parole stesse dell’autore.
IL SIGNORE AVEVA DECISO DI VENIRE AI PRIMI DEL SECOLO SCORSO
“Anno 1900: le opportunità per portare a compimento l’opera di Dio non erano mai state più brillanti… il cielo evidentemente cercava di realizzare l’avvento .”
IL SIGNORE NON VENNE PER L’APOSTASIA DELLA CHIESA CHE ELLEN .WHITE’ DEFINI’: L’ERESIA ALFA
“L’avventismo era venuto a trovarsi faccia a faccia con un mondo potenzialmente pronto per la fine… esso cadde catastroficamente per un’apostasia di massa che Ellen G. White definì ”L’alfa delle eresie mortali… L’omega aspettava, incombente, la fuori, nel futuro.”
Il MOMENTO MAGICO DEL MONDO ERA SFUMATO E SCOPPIO’ LA PRIMA GUERRA MONDIALE
“Quando il mondo era pronto…due colpi di arma da fuoco… Francesco Ferdinando e sua moglie si afflosciarono sul sedile…Il lungo giorno di opportunità dell’avventismo era finito .”
L’APOSTASIA ALFA SI E’ CONSUMATA TRA IL 1901 E IL 1907, E RISCHIA DI CONSUMARSI OGGI L’OMEGA PREDETTA DA ELLEN WHITE CHE ALLONTANEREBBE DI NUOVO IL RITORNO DI CRISTO
“Segnali da fine dei tempi crepitano nel vento…Ma in questo momento un vento d’apostasia impetuoso soffia sulla chiesa. Improvvisamente, misteriosamente, gli Avventisti entrano nella confusione su ciò che essi credono. Delle voci denunciano con collera Ellen White come rea di plagio. La chiesa è assalita da…New Age, misticismo, manipolazione psichica. forze potenti…cercano di prendere il controllo della chiesa, delle sue pubblicazioni, del suo sistema educativo… Ciò e già avvenuto una volta…Ed Ellen White avverte: qualcosa di identico deve avvenire…poco prima della seconda venuta di Cristo .
L’APOSTASIA PREDETTA AVRÀ’ 16 CARATTERISTICHE GIÀ PRESENTI NELL’APOSTASIA ALFA
“Le caratteristiche dell’apostasia alfa furono :- Inganno; Dissenso; Attacchi diretti contro le credenze fondamentali; Decadimento degli ideali; Cospirazione ed intrigo; Lotta segreta per il controllo della chiesa; Clima di attacco personale; Abuso delle Scritture; Misticismo; False pretese di riforma e di riorganizzazione; Un obiettivo speciale: -la corruzione della Gioventù; Uso di tecniche manipolatrici: Un falso risveglio: Perdita di istituzioni.
In sintesi: Il Signore non è venuto per l’ apostasia alfa del primo 900. Oggi la cosa si ripete: con l’apostasia Omega, predetta da Ellen White con le caratteristiche dell’apostasia alfa.
Questo libro, come gli altri esprime lodevoli buone intenzioni e istanze: ma i problemi sono però gravi assai. Nella mia comprensione sono i seguenti:
1 – Ellen White non ha predetto nessuna apostasia omega riconoscibile dallo studio dell’apostasia alfa.
Si ripete qui l’errore relativo alla pioggia della prima ed ultima stagione diventata una predizione cronologica riguardante la vigilia dell’avvento. Nell’Eredità di un profeta ho dimostrato con numerose dichiarazioni di Ellen White che quell’immagine appartiene ai cristiani di ogni tempo e nulla ha a che vedere con precisi eventi storici
L’alfa e l’omega sono la prima e l’ultima lettera dell’alfabeto greco; è un immagine apocalittica che fa eco ad Isaia (Apo.21:6; 22:13/Isaia 44:6) sulla realtà onnicomprensiva di Dio: il primo e l’ultimo, il principio e la fine…
Ellen White applica questa immagine di totalità all’inizio della crisi Kellog, la più grande crisi della storia Avventista , e alla sua fine, identificando nel Living Temple un libro di Kellogg dai forti contenuti panteistici, il nucleo ereticale iniziale che avrebbe portato Kellogg e i suoi seguaci all’apostasia totale., l’omega, appunto. Per comprendere che questo è il senso delle sue parole basterebbe sapere che il Living Temple è del 1903, le parole di Ellen White del 1904, quando ancora Kellogg era uno dei massimi dirigenti della chiesa; egli sarà espulso ben tre anni dopo quelle parole, nel 1907, quando la sua apostasia che non tutti compresero dal Living Temple (L’Alfa) divenne assolutamente evidente, l’omega, appunto.
Ellen White utilizzò questa immagine in una lettera aperta del Luglio 1904 ai medici avventisti e in un articolo dello stesso periodo, relativo alla crisi che viveva l’opera e che aveva a che fare, in quel momento preciso, con i fondamenti della fede avventista.
Scrive Ellen White, tra l’altro: “sono stata informata di avvertire il nostro popolo, poiché molti sono in pericolo di ricevere teorie e sofismi che demolirebbero i pilastri fondanti della nostra fede…Non siate scoraggiati, molti abbandoneranno la fede dando retta a spiriti seduttori e dottrine di demoni. Abbiamo davanti a noi l’alfa di questo pericolo. L’omega sarà di natura molto più impressionante
Tutta la lettera in cui questo brano è inserito non affronta nulla altro che il problema Kellogg. L’unica predizione riguarda appunto la soluzione della crisi Kellogg che spaccherà in due l’opera. A confronto di quello che stava avvenendo ciò che sarebbe avvenuto nei quattro anni successivi sarebbe apparso come l’omega dell’alfa.
In un’altra lettera del mese successivo, essa scrive: “Nel libro Living Temple è presentata l’alfa delle eresie mortali. L’Omega seguirà, e sarà ricevuta da tutti quelli che non vogliono udire gli avvertimenti che Iddio ha dato. I nostri medici, sui quali ricadono importanti responsabilità, dovrebbero avere un discernimento spirituale chiaro. Essi devono stare costantemente in guardia
La frase da me sottolineata in neretto mostra chiaramente che l’Omega da venire riguarda quei fratelli li, che nei quattro anni successivi furono costretti a discernere e a scegliere.
La terza affermazione in cui è contenuta questa immagine, è sempre del 1904 ed è sempre relativa alla stessa crisi. Dopo avere introdotto in tre pagine gli avvertimenti divini da lei ricevuti sulle teorie antibibliche che stavano prendendo piede nella chiesa, e prima di dedicarne al tema ancora sei, la serva del Signore afferma: “Il Living Temple contiene l’alfa di queste teorie. Io so che l’omega seguirà a breve (inglese: follow in a little while); e io tremo per il nostro popolo. Io so che devo avvertire i fratelli e le sorelle…
In questo terzo brano, se ce ne fosse bisogno, abbiamo la prova del nove di quanto stiamo dicendo. Il Living Temple era l’alfa di quella crisi ma il peggio doveva ancora venire, non cento anni dopo, ma”a breve”, cioè nei quattro anni successivi.
2 – E’ anti biblico affermare in senso dottrinale che “Se la chiesa fosse stata fedele, il Signore sarebbe venuto ai primi del 900.”
Intanto lodo il Signore perché ha atteso me e voi, poi:
Mai Dio afferma la possibilità di un ritardo, o che il tempo della sua venuta dipenda dalla chiesa..
Nella Bibbia sono gli uomini che sentono il senso del ritardo, ma non perché Dio ritarda:
– Lo sentono in ritardo le 10 vergine per la loro pochezza;
– Lo crede in ritardo il malvagio servitore;
– Lo credono in ritardo i cristiani di Tessalonica.
La Bibbia, al contrario afferma, la puntualità di Dio, e che il tempo del suo ritorno dipende dal suo piano lungimirante di misericordia e di grazia. E’ scritto:
“Fino a quando, o nostro Signore che sei santo e verace, non fai tu giudicio e non vendichi il nostro sangue su quelli che abitano sopra la terra? E a ciascun d’essi fu data una veste bianca e fu loro detto che si riposassero ancora un po’ di tempo, finché fosse completo il numero dei loro conservi e dei loro fratelli…” (Apocalisse 6:10 – 11)
“Quando verrà il tempo che avrò fissato, io giudicherò dirittamente.” (Salmo 75:2)
“Iddio dunque, passando sopra ai tempi dell’ignoranza, fa ora annunziare agli uomini che tutti, per ogni dove, abbiano a ravvedersi, perché ha fissato un giorno, nel quale giudicherà il mondo con giustizia.” (Atti 17:30-31)
“Ma voi, diletti, non dimenticate quest’unica cosa, che per il Signore, un giorno è come mille anni, e mille anni son come un giorno. Il Signore non ritarda l’adempimento della sua promessa, come alcuni reputano che faccia; ma egli è paziente verso voi, non volendo che alcuni periscano, ma che tutti giungano a ravvedersi. Ma il giorno del Signore verrà come un ladro.”(2Pietro 3:8-10)
E poi, le attuali conoscenze geografiche e storiche, ed il loro rapporto con le profezie escatologiche, lette proprio nella linea interpretativa dei pionieri e dello Spirito di profezia, escludono in maniera assoluta che Gesù potesse tornare ai primi del 900.
In quegli anni:gli avventisti del 7° giorno erano 60.000, meno degli attuali avventisti rumeni; e presenti in pochi paesi del mondo. V’erano almeno quattro profezie irrealizzate e irrealizzabili in quegli anni:
– Matteo 24:14 L’Evangelo al mondo intero; I cristiani oggi costituiscono solo il 20% della popolazione mondiale; Centinaia di milioni di persone oggi neppure sanno che è esistito Gesù Cristo., Oggi. E la radio è stata inventata molto dopo il 900.
Apocalisse 11:17-18 La distruzione di quelli che distruggono la terra. Questa terribile predizione ha senso dal 1945 in poi, da quando il mondo scoprì le spaventose possibilità dell’energia atomica. Nel 1900 la terra godeva ottima salute.
Apocalisse 13 pp. Predice alla bestia un potere universale .l’adorazione dell’intero pianeta; ai primi del 900 il papato era un’istituzione in crisi; la ferita mortale era recentissima. Non erano pochi i pensatori che ne predicevano l’estinzione. La ferita comincia a guarire con i patti Lateranensi, 28 anni dopo. E oggi non è ancora adorato da tutta la terra ne pare lo possa essere a breve scadenza.
Apocalisse 13 sp. Secondo Ellen White predice la crescita universale degli USA che avrebbero sostenuto il potere papale ;. Gli USA ai primi del 900 erano una piccola potenza emergente; Scrive Clifford Goldstein:“Nel 1933, quando Hitler divenne il Fuhrer, gli USA erano solo il 16° esercito del mondo dopo quello turco, quello spagnolo, quello polacco Ai primi del 900 inoltre, gli USA erano uno stato protestante, i cattolici erano poveri emigranti ininfluenti.
Delle due l’una; o respingiamo l’ interpretazione profetico- escatologica di Ellen White del Gran Conflitto o l’idea che Cristo potesse ritornare ai primi del 900.
L’autore di Omega, non potendo citare la Bibbia né usare la storia, chiama a suo sostegno Ellen White la quale, effettivamente, nel 1900 ha scritto: “ Se gli avventisti si fossero conformati ai disegni di Dio proclamando al mondo il messaggio di misericordia, il Cristo sarebbe già venuto, e i santi avrebbero ricevuto il benvenuto nella città di Dio
Evangelism, una compilazione di scritti di Ellen White realizzata nel 1946, inserisce queste tre righe sotto il titolo: “Le ragioni del ritardo”. Essa è seguita dal altre due citazioni, sempre di tre righe dello stesso tenore(del 1903 e del 1909) e da altre cinque citazioni che vedono il ritardo causato dalla non evangelizzazione del mondo (rispettivamente del 1883, 1901, 1898, 1904, del 1901).
8 piccoli brani; nei primi tre si dichiara che se la chiesa avesse fatto il suo dovere Cristo sarebbe tornato e nei secondi 5 che Cristo non è tornato poiché l’opera di Evangelizzazione non è stata compiuta e che la chiesa, evangelizzando, affretterebbe il Ritorno di Cristo.
8 piccoli brani nella sconfinata produzione di Ellen White sono già di per se poca cosa. Sono però sicuramente brani ispirati, si tratta solo di vedere il senso di questi brani. Il senso che gli da l’autore di Omega è assai discutibile perché esso si oppone alla storia e alla stessa lettura della profezia in cui si muove il Gran Conflitto, e non con 8 piccoli brani pronunciate l’uno dall’altro a distanza di anni.
Leggiamo il brano citato nel suo contesto storico e letterario. Esso è contenuto in un capitolo di 9 pagine intitolato: Help for missiion fields (Aiuto per i campi missionari). Inizia così: “Un fardello pesa sulla mia anima a causa dei poveri campi missionari…”, a questa frase seguono 6 pagine di analisi della condizione miserabile delle masse pagane, di critiche severe alla chiesa per la sua poca generosità, di appelli toccanti a che si pensi ai campi missionari che”languono”.. Ella poi pronuncia la frase in questione e continua le considerazioni, le critiche, gli appelli. Conclude il tutto citando Luca 12:33-40, ossia la metafora del Cristo che arriva come ladro nella notte, all’improvviso!
Come è facile notare, tutto il lungo articolo ha come punta del discorso, quello di stimolare la fedeltà, il sostegno alle missioni, perfino attraverso la metafora del “ ladro della notte” usata come minaccia.
L’affermazione in questione non è dunque inserita in una trattazione biblica sul presunto ritardo né sul perché biblico del ritardo, ma è solo una frase periferica alla trattazione. Si tratta quindi di una frase retorica, omiletica, un argomento del cuore, al cui centro non c’è, come potrebbe apparire a prima vista, la preoccupazione del tempo del ritorno del Signore, ma l’opera che in questa attesa la chiesa è chiamata a compiere.
In un brano simile del 1883, parrebbe perfino che non nel 1900 il Signore poteva venire, ma che “Se all’indomani della grande delusione del 1844, gli avventisti fossero rimasti fermi nella fede, e se avessero colto, mano nella mano, le occasioni che fornì loro la provvidenza…Avrebbero visto la salvezza di Dio…L’opera sarebbe stata compiuta ed il Cristo sarebbe venuto .” Il tono retorico, omiletico, affettivo, di queste affermazioni è facilmente comprensibile se si pensa all’abbondante uso del se. Il se, che rivela come centro della preoccupazione, non il tempo del ritorno, ma la fedeltà.
Le frasi retoriche, affettive più che razionali, sono presenti anche nella bocca degli autori biblici. Ne fa uso Pietro, ad esempio (2:11-12) quando scrive ai fedeli del suo tempo:
“Poiché dunque tutte queste cose hanno da dissolversi, quali non dovete voi essere, per santità di condotta e per pietà, aspettando e affrettando la venuta del giorno di Dio, a cagione del quale i cieli infocati si dissolveranno e gli elementi infiammati si struggeranno?”
Ad una interpretazione letteralistica, le parole di Pietro parrebbero dire che i cristiani con il loro comportamento possono affrettare i tempi dell’attesa, e quindi possono accorciare o allungare il piano di Dio per la salvezza del mondo. Cosi fosse, i cristiani del 1° secolo avrebbero potuto produrre la venuta di Gesù? O almeno il loro buon comportamento sommato ai comportamenti dei secoli successivi…Avrebbe potuto accorciarla di qualche secolo? E le profezie dei 2300 giorni, e le sette chiese dell’Apocalisse? E io e voi, certo presenti nel piano di Dio?
Pietro dunque ha detto una cosa assurda? No, se si comprende la sua affermazione come un’affermazione del cuore, affettiva, omiletica, retorica. Quando affronta il problema in modo razionale, nel capitolo dopo, Pietro afferma che “Il Signore non ritarda”.
Peccato che l’autore di Omega non ha considerato proprio il capitolo precedente a quello dell’alfa e dell’omega del primo volume di Selected Messages. Esso riporta un sermone di Ellen White del 1891 dal titolo significativo:“Non sta a voi conoscere i tempi o i momenti.”
Il sermone è preceduto dal testo di Atti 1:3-7. Si tratta di una riflessione che si pone in modo centrale la questione del tempo del ritorno del Signore. In questo sermone frasi come quelle che abbiamo esaminate non esistono, ma al contrario, l’intero sermone sconsiglia energicamente i gli avventisti a porsi il problema del tempo del ritorno del Signore:
“Ciò che fu essenziale per il successo dell’esperienza cristiana al tempo dei discepoli è essenziale ai nostri giorni…Satana è sempre pronto a riempire la mente con teorie e calcoli…C’è un intenso desiderio da parte di molti di colpire il mondo con cose originali, che spingono verso stati di estasi spirituali…Egli non venne per gratificare la curiosità…Sempre di più sono stata messa in guardia riguardo alla questione del tempo.Non vi sarà mai più un messaggio per il popolo di Dio che si baserà sul tempo. Noi non siamo in grado di definire il tempo. Noi non dobbiamo conoscere il tempo definitivo per l’effusione dello Spirito Santo e per il ritorno di Cristo…Il tempo non sarà mai più un test….Noi non dobbiamo vivere eccitati dal tempo. Noi non dobbiamo essere assorbiti da speculazioni riguardo ai tempi e ai momenti che Dio non ha rivelato. Gesù ha detto ai suoi discepoli di vegliare,, ma non per un tempo definito…Essi dovevano vegliare, attendere, pregare, lavorare…Lettere mi sono pervenute nelle quali mi era richiesto una luce speciale riguardo al tempo …Ed io ho risposto che il solo messaggio che ho da trasmettere…Che ora è il tempo di lavorare mentre è giorno, poiché verrà la notte in cui nessuno potrà più lavorare .”
3 – Dedurre i tempi del Ritorno del Signore,come fa l’autore di Omega, è antibiblico.
Gesù ha rimproverato i discepoli per avere posto domande riguardo al tempo.Una sua affermazione riguardo al tempo, è stata fortemente sottovalutata in tutta la storia avventista:
“Ma quant’è a quel giorno ed a quell’ora nessuno li sa, neppure gli angeli dei cieli, neppure il Figliuolo, ma il Padre solo”( Matteo 24:36)
Nessuno, neppure gli angeli, neppure il figlio. Un libro come Omega , è in principio anti biblico poiché specula su un terreno su cui il Signore ha proibito ogni speculazione.
Questa proibizione è chiarita nella sua estensione in Atti 1:6-7
“Non sta a voi di sapere i tempi o i momenti che il Padre ha riserbato alla sua propria autorità.”
4 – La chiesa non è sull’orlo del baratro, ma incontra soltanto problemi umani uguali e diversi da quelli di sempre.
Ogni anno diventano avventisti un numero di persone 20 volte il numero complessivo di avventisti del tempo di Kellogg. Una tale realtà realtà, data la natura umana, non può non comprendere seri problemi, Se è vero che ne aveva Gesù tra i dodici, e che ne ebbe la chiesa degli apostoli. Ma a differenza del tempo di Kellogg, la chiesa attuale è assai meglio organizzata; ha leggi e norme che allora non aveva. I problemi sono un fatto antropologico,esistenziale, non solo escatologico.
5 – Uno dei seri problemi che abbiamo è visualizzato proprio da libri come Omega.
Omega teme una incipiente apostasia, è assolutizza quelle voci nella chiesa che ce l’ hanno con i nostri principi, e con Ellen White. Tutto ciò è sempre esistito ed esiste anche oggi. Ma resta il fatto che il nostro massimo documento denominazionale Il manuale di chiesa si è sviluppato negli anni in senso sempre più biblico, ed esalta oggi come ieri il ministero di Ellen White;. Resta il fatto che negli ultimi anni, le nostre editrici hanno pubblicato opere eccellenti(Knight, Douglass, Viera…) su Ellen White, sulla nostra storia, sulle profezie escatologiche, sull’etica..
Omega tira sassi sulla folla, ma non porta un solo argomento che sia uno a riprova delle accuse che velatamente fa all’intera dirigenza dell’opera. I dirigenti dell’opera sono esseri umani, limitati, fallibili… libri simili non aiutano i membri di chiesa a svolgere un ministero di riprensione fraterna, da uomini a uomini, ma stimolano la fantasia dei più deboli a sospettare manovre apostate e rinnegamenti obbrobriosi e satanici, laddove v’è soltanto volontà di rinnovamento, di approfondimento, a al limite, normali errori e limiti umani.
6 – Tra i 16 elementi di apostasia del 1901 che dovrebbero ripetersi oggi ve ne sono alcuni in cui Omega chiaramente cade.
Quando parla di dissenso, ad esempio. Omega è chiaramente un opera di dissenso; non sarebbe altrimenti stampata clandestinamente. Lo è per le accuse che butta nel mucchio senza provare nulla. Omega inoltre, attacca almeno la prima delle credenze fondamentali, che è rimasta invariata in tutte le Confessioni di fede avventista, dalla prima all’ultima: La bibbia come parola ispirata di Dio che costituisce la sola regola di fede e di condotta per il cristiano.
Omega viene meno al primo dei principi fondanti l’avventismo costruendo un teorema non a partire dalla Bibbia ma da una lettura, per giunta errata, di una frase di Ellen White. Ellen White rimproverò fortemente a Minneapolis Butler e Smith che si opponevano a Jones e Waggoner sulla interpretazione di una profezia apocalittica utilizzando sue frasi, pur, in certi casi correttamente..Ella invitò i due a sondare le Scritture. La Bibbia come unica regola di fede e di condotta è la prima delle nostre credenze fondamentali, la più cara ad Ellen White e ai pionieri.
Ma io non considero Omega un elemento di apostasia, ma solo un errore umano fatto magari con buoni sentimenti, permesso da un valore molto forte nell’avventismo: la libertà di espressione che, come tutti i valori, sin quando li si rispettano, comportano qualche costo.
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