Autobiografia: indice
Cenni biografici
Sono nato a Rossano calabro (il 13.01.1944) che, allora, era solo l’acrocoro e le sue campagne. Antonio e Maria Malieni, i miei genitori si divisero drammaticamente quando avevo sei anni. Due anni prima avevano lasciato l’acrocoro per trasferirci nel Mulino ad acqua di mio nonno materno (Peppu u mulinari) al Pesco, lungo il torrente Colognati. Quei due anni furono i più felici della mia vita e di essi manterrò sempre un ricordo vivo e un amore grande. Quel giorno che fui costretto a lasciare per sempre il Mulino lasciai anche Eleonora, la mia sorellina che aveva due anni. Mio padre mi portò a vivere sull’acrocoro e cambiò abitazione più volte. L’ultima fu una casupola lungo la mulattiera che da Rossano alto scendeva verso lo scalo. Poco prima del cimitero, dopo essersi accompagnato ad una donna che divenne mia matrigna. Avevo dodici anni.
Mio padre aveva conosciuto la Chiesa Cristiana Avventista del 7° giorno e ne divenne membro.
Gli anni dai sei ai quattordici furono caratterizzati da grande povertà dovuta in gran parte all’ammalarsi di mio padre e alla decadenza del suo lavoro di calzolaio per l’affermarsi in quegli anni dell’industria calzaturiera di massa.
La Chiesa Cristiana Avventista possedeva e possiede a Firenze un Istituto Teologico per la formazione dei pastori avventisti (Villa Aurora). Affascinato dalla figura pastorale che esercitava a Rossano (il pastore Calogero Lo Iacono) sognai Villa Aurora e il Ministero Pastorale. All’età di quattordici anni la raggiunsi come lavoratore studente. A Rossano avevo compiuto soltanto gli studi elementari.
A Villa Aurora passai la prima estate aiutando in giardino una pioniera della Chiesa Avventista in Italia, Elisena Luchicchia che era assieme responsabile della cucina e dello stupendo parco della villa quattrocentesca, probabilmente progettata da Michelozzo, nella quale era ubicato l’Istituto Avventista.
Per la mia inadeguatezza, per il temperamento complesso e contraddittorio e i limiti organizzativi della scuola, pur mai smarrendo la vocazione pastorale, inizierò i miei studi seriamente soltanto dopo il servizio militare. Dai quattordici ai ventuno anni però coltivai due passioni: quella per il calcio visto e giocato di persona e quello per la lettura. Leggevo sempre e di tutto: giornali sportivi, fumetti, i grandi autori moderni italiani e stranieri. Da Palazzeschi a Pasolini, da Malaparte a Moravia, da Sciolokov a Tolstoy, da Garcia Marquez a Musil… Ogni uscita degli Oscar Mondatori era mia.
A ventun anni, mi preparai in pochi mesi per l’esame delle medie inferiori; scarsissimo in ortografia e sintassi ma assai disinvolto nel resto conseguii con grande facilità il diploma di Operaio Biblico nel 1970 a Villa Aurora. Nel 1972 completai i miei studi necessari alla vocazione pastorale diplomandomi nell’Istituto Avventista superiore di Collonges sous Saleve in Francia.
Incarichi professionali
Nell’ottobre del 1972 mi sposai con Raffaella Evangelisti, un amore grande che mai si incrinerà, e andammo ad onorare il mio primo incarico di pastore tirocinante guidando le due piccole comunità avventiste di Asti e di Montaldo Bormida.
Il mio lavoro, sostenuto non solo moralmente da mia moglie, valente musicista, particolarmente con la gioventù della chiesa, viene apprezzato al punto che al Congresso Amministrativo del 1976 a Firenze, vengo nominato dirigente nazionale della Gioventù Avventista e membro dell’allora Comitato di Federazione. Ci spostammo quindi a Roma dove rimarremo sino al 1990.
Iniziative
Già da studente delle scuole secondarie inferiori scrivevo articoli poetico-teologici sulla rivista di divulgazione biblica “Segni dei tempi”. Come Direttore Nazionale della Gioventù Avventista (in seguito citata come GA) redigevo un ciclostilato della gioventù che però con la collaborazione di Roberto Vacca e Aurelio Magistà trasformammo in un giornale vero, seppur mensile, l’Opinione. Nel frattempo collaborai con tutte le riviste avventiste italiane. Alcuni articoli vengono tradotti su riviste avventiste brasiliane, francesi, spagnole, rumene.
Come direttore della GA ho intrapreso numerose e innovative iniziative che hanno avuto grande successo e non solo tra i giovani.
Nel 1978 fondai l’AUDA, l’Associazione Universitaria Avventista. Nel 1979 realizzai sulle colline bolognesi il primo Ritiro Spirituale giovanile interamente dedicato alla ricerca biblica, alla preghiera, allo scambio fraterno, alla contemplazione della natura. Un tempo da cui furono banditi i giochi e il turismo considerati, per quella occasione, non utili. Sempre nel 1979 comperai a Poppi (Arezzo) un podere abbandonato che trasformammo in un centro di incontri attraverso undici campi lavoro estivi, da giugno a ottobre e che diverrà Casuccia Visani. Nel 1991, Casuccia Visani ospiterà 1300 giovani in campeggio provenienti da tutta Europa. Nel 1981 l’ADV pubblica il mio primo libro: “Dio esiste”.
Occupandomi non solo della GA ma anche dei bambini della Chiesa Avventista, su mia richiesta mi viene affiancata Lidia Lippolis (valente animatrice infantile e già redattrice dell’ADV) assieme alla quale girerò l’Italia per formare volontari in ogni chiesa alla Catechesi infantile.
Nel 1983 vengono pubblicati i primi Lezionari a colori per l’annuncio del Vangelo ai bambini redatti da Lidia Lippolis e da me coordinati.
Nel 1984 nascono i primi Congressi degli Scaut Avventisti. Sempre nel 1984 nasce, con grande successo, il Congresso della GA che viene organizzato intorno al fine d’anno. Si celebra il passaggio dall’anno vecchio all’anno nuovo con la celebrazione della Santa Cena. Vengono utilizzati come ospiti grandi personalità della cultura e dell’associazionismo umanitario. In una occasione Vittorio Messori passa l’intero periodo con i ragazzi avventisti e partecipa alla Santa Cena.
Il 2 Settembre del 1986 assieme a Ignazio Barbuscia (come primi firmatari e principali organizzatori ) stimoliamo la chiesa a raccogliere 70.000 firme che sostengono una Proposta di Legge di iniziativa popolare che la Camera dei deputati della Repubblica Italiana pubblica (N° 3981) sotto il titolo: Norme concernenti il divieto della propaganda pubblicitaria degli alcolici, della loro vendita sulle autostrade e della guida sotto l’influenza dell’alcool. Alcuni elementi sono stati in parte recepiti nel tempo dalla legislazione.
Al Congresso amministrativo dell’UICCA (“Unione Italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del 7° giorno”) del 1990, per mia convinzione etica sulla necessità dell’alternanza negli incarichi direttivi, non accetto il rinnovo della responsabilità di Direttore nazionale GA e mi mette a disposizione dell’organizzazione che mi chiama a Firenze a servire come pastore delle Comunità Avventiste fiorentine e come professore di Teologia Pratica all’Istituto Teologico. L’organizzazione mi chiede anche di presiedere la Commissione Etica dell’UICCA e di dirigere lo IADE (Istituto Avventista di Evangelizzazione).
Nel 1992 propongo alle due chiese avventiste di Firenze, i cui locali sono entrambi inadeguati, il progetto per la realizzazione di un nuovo Tempio sui terreni dell’Istituto Il progetto, sposato dalla tesoreria dell’UICCA nella persona di Ignazio Barbuscia, con il mio contributo costante per la ricerca dei fondi, nella mediazione tra le due comunità e l’ente Patrimoniale dell’UICCA, vedrà la luce nel 2005 e sarà accolto in numerose mostre internazionali e in numerose riviste specializzate come un gioiello architettonico moderno. Il suo architetto Mauro Andreini esporrà accanto a Renzo Piano a Tokio.
Autore
Anche a Firenze continua la mia attività di articolista e inizia con una maggiore continuità la mia attività di autore di opere di divulgazione e di saggistica teologica e di operatore culturale.
Nel 1989 era uscito il libro “Ti chiamo” pubblicato contemporaneamente in spagnolo, francese e tedesco; nel 1990 esce “Stretti Sentieri di libertà”; escono poi in successione “Crescere è vivere” (1991); “L’identità Avventista”(1992); “La buona notizia” (1993); “Serrate le fila” (1995); “L’Eredità di un profeta” (2001); “Predicare Cristo” (2003); “Liturgia” (2006) opera non pubblicata.
Organizzo e scrivo in parte “Verso la libertà” (1991); “Siamo pieni di speranza” (1992); “Il germoglio” (1993); “Dal Flauto dolce ai timpani” (1994); “Spiritualità tra oriente e occidente” (1996).
Dal 1990 al 2000, opero nelle carceri di Sollicciano a Firenze e della Dogaia di Prato come Volontario.
Dal 2000 al 2005 vengo nominato Presidente delle Comunità Avventiste dell’Italia centrale e membro del comitato dell’UICCA.
Dopo avere scritto “Liturgia” (2006) e all’avvicinarsi del pensionamento. do le dimissioni da professore di Teologia Pratica alla neonata Facoltà di Teologia Avventista e ritorno al mio grande amore che è la poesia e la letteratura.
Scrivo quindi:
“Il mulino sul Colognati” un romanzo di 234 pagine edito da Ferrari nel 2007;
“Il Viaggiatore” di 326 pagine edito da Ferrari editore nel 2009;
“Il terzo treno” di 313 pagine edito dalle Edizioni “Il Ponte Vecchio” nel 2011;
una trilogia di ispirazione autobiografica i cui volumi autonomi l’uno dall’altro, ma anche parti di un unico affresco intitolato: “Vasi di terra”.
I romanzi vengono presentati con notevole successo in 27 città italiane in sedi prestigiose (Sala Consiliare della Regione Toscana, Casa delle Culture di Cosenza, Biblioteca Malatestiana di Cesena, Corte dei Miracoli di Milano…) e con relatori prestigiosi.
Ad oggi
Attualmente, vivo a Forlì. Continuo a servire le Chiese Avventiste che lo richiedono con Corsi di formazione, Conferenze Pubbliche, articoli, trasmissioni radiofoniche.
Sto per pubblicare un volume di versi (“Il nulla e l’Incanto”) ed ho appena pubblicato una raccolta di Racconti; Cieli tamarri. La comunione dei numeri ultimi che sta riscuotendo un lusinghiero successo..
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