Leggendo ad alta voce camminando – Testimonianza di Paolo Palmeri

Gentilissimi visitatori, pubblichiamo la testimonianza di Paolo Palmeri, che ringraziamo per la cortese autorizzazione, ed in particolare per le sue emozionanti parole.


3 agosto 2024

Come laico, provo ammirazione per Rolando, per lo stoicismo e la fermezza professata lungo tutta una vita.
Sono onorato di averlo conosciuto e “riconosciuto” al tempo della condivisione di un tetto sotto cui dormire e di una mensa, dove il pasto era d’obbligo dire che fosse Ottimo e abbondante!
Bando ai ricordi, a quelli ci ha già pensato lui, nell’architettura della parola, nell’excursus delle sue opere… A me rimane la tristezza della perdita e la fervida speranza che il tutto non svanirà, anche perché con quest’ultimo suo lavoro, ci lascia in eredità una importante testimonianza, una pietra miliare, un punto di partenza per gli esseri di buona volontà.
Rolando Rizzo, un uomo da prendere a esempio, non solo come uomo di fede o pastore di anime ma anche lui come un vero Figlio di Dio.
Leggendo ad alta voce camminando racconta un eroico Giobbe del nostro tempo.
Nella prosa della sofferenza, ritrovo la poesia del dolore.
La poesia, come astratto luogo dell’antichità, dove si aprono porte per inattese visioni.
Visioni che rinnovano e rinnoveranno presenze a noi care.
Presenze che continueranno a fornirci le ragioni per proseguire tra stretti sentieri e nuove vie…
Uscendo da sotto la fonte del Poeta contadino, mi scuoto, e quelle che cadono, sono solo gocce:
Nel silenzio in lui / ora possiamo sentire / una sua lacrima scendere / e il ruggito / di un leone ferito.

Paolo

* Poeta contadino così lo definiva amorevolmente Raffaella